Volti e maschere di Cordoba

Di Victor Rames

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Società femminile “Entre Nous” (Seconda parte)

Le società femminili che fiorirono in Sudamerica dagli inizi al primo quarto del Novecento si ispirarono a idee e nuove pratiche femminili sviluppate soprattutto a Parigi, dove dalla fine dell’Ottocento si aprirono salotti letterari e donne desiderose di cultura e del sapere, delle classi superiori, abbracciavano la lettura, le arti, la filosofia e la discussione, con un deciso impatto sulle mentalità. È interessante tracciare un quadro di quanto accaduto nei paesi vicini alla regione, le cui iniziative furono precedenti o contemporanee all’associazionismo argentino. In ordine cronologico, dobbiamo iniziare con la creazione della Sociedad de Señoritas Entre Nous a Montevideo nel 1907. Il suo primo presidente fu Rosa Guerra Stewart. Il quotidiano El Siglo racconta, quell’anno, di “un interessante incontro avvenuto ieri dalle 13 alle 17 presso la Sociedad Entre Nous, in occasione della giornata dedicata al cucito per i poveri”. Uno dei membri della società sarà Josefina Lerena Acevedo, in seguito scrittrice, saggista e giornalista, che aveva respirato a Parigi, dove viaggiò con la sua famiglia, il fascino, l’eleganza e le conquiste culturali delle donne nella Ville Lumière. Poco dopo essere tornata a Montevideo, un’altra giovane irrequieta, Juanita Ramírez, la invitò a unirsi al progetto della Società. Tra Nous, dove Josefina divenne la segretaria della registrazione. Agli uomini non era permesso entrare in questa società, dice María Carolina Blixen nel suo saggio Il peccato della lettura, dedicato a Lerena Acevedo: “le donne ricamavano, facevano beneficenza e programmavano incontri sociali. Tutto questo ci si aspettava da loro, ma hanno anche scoperto che sapevano prendersi cura di se stessi, che potevano pensare e agire in modo indipendente, che potevano vedere gli uomini dall’esterno e giudicarli”. Oltre agli incontri settimanali dedicati al cucito per i poveri, Tra Nous organizzò in Uruguay la distribuzione dei premi della Virtù, come si legge sul quotidiano El Siglo domenica 6 giugno 1909. Lo stesso giornale, il 5 novembre di quell’anno, riferiva dell’organizzazione di una festa femminile di primavera, una “ picnic che si terrà presso la fattoria della famiglia Morales a Puente de las Duranas, il cui ricavato andrà in beneficenza.

L’Associazione Tra Nous originaria del Perù è nata nel 1911. La sua fondatrice fu Francisca Benavides Diez Canseco, al suo ritorno dalla Francia dove rimase per diversi anni con il padre. Al ritorno, Paquita Benavides ha potuto constatare “lo stato di sonnolenza in cui si trovava un settore della società di Lima”, come indica lo scrittore peruviano Roberto Cores in un articolo di El Expreso dedicato alla Società. Tra Nous, e nel 1911 decise di comunicare ai suoi conoscenti l’idea di fondare un’associazione. Ciò avvenne quell’anno, in un evento tenutosi al Casinò Chorrillos, un centro termale vicino alla città di Lima di grande attrazione per l’aristocrazia limegna. Uno dei primi passi è stato quello di creare una biblioteca: “La biblioteca di Tra Nous “È nata rompendo schemi di pensiero arcaici che consideravano audace per una donna desiderare e avere una biblioteca per proprio uso”. Nello stesso senso avevano agito le donne di Montevideo, che riuscirono a raccogliere i volumi donati per creare la biblioteca della loro associazione poco dopo la sua fondazione.
Un’iniziativa che ha caratterizzato l’orientamento culturale delle donne peruviane Tra Nous è stata l’organizzazione di un concorso letterario in cui è stato premiato un racconto di César Vallejo, Oltre la vita e la morte. Fu grazie all’entità di quel premio che il poeta poté pubblicare, nel 1922, il suo secondo e fondamentale libro di versi, Trilce.

Da parte sua, colpisce una caratterizzazione del 1917 di Inés Echeverría Bello, scrittrice, saggista e giornalista cilena di grande prestigio all’epoca, sulla situazione delle donne dell’oligarchia nel suo paese: “Con nostra più grande sorpresa, è appariva una classe media che non conoscevamo quando nacque, con donne perfettamente istruite, con titoli professionali e pedagogici, mentre conoscevamo a malapena i misteri del rosario. Allora sentivamo il terrore che, se l’ignoranza della nostra classe continuasse altre due generazioni, i nostri nipoti, cadrebbero in città e viceversa.” Questa visione mette in luce il desiderio delle donne di coltivare se stesse, sviluppando allo stesso tempo la tradizione femminile incarnata nella loro classe sociale, la carità verso i poveri. I primi segnali di questa tendenza furono la creazione nel 1915 del Circolo di lettura femminile, fondato da Delia Matte de Izquierdo, e del Club femminile diretto da Luisa Lynch de Gormaz, che ne definì gli scopi soprattutto altruistici. Si legge nella Memoria Chilena – pagina della Biblioteca Nazionale del Cile, che “il suo fondatore, insieme ad un gruppo di illustri dame, installò un centro di incontri colto, piacevole e utile per sostituire gli incontri sociali che stavano vivendo un declino. Ispirato da iniziative femminili simili all’estero, come Le Dame di Franciala Scuola Professionale Femminile dell’Argentina, Tra di noi In Uruguay e nei club femminili degli Stati Uniti, il club locale è stato concepito come un circolo per promuovere l’educazione e la cultura delle donne d’élite”.

Il panorama sopra citato conferma l’incidenza europea e la tendenza internazionale che si stava delineando, come gesto modernizzatore e femminista, in Sud America. La rivista argentina Caras y Caretas, dal canto suo, riportava di tanto in tanto, nel secondo decennio del XX secolo, notizie riferite all’associazione uruguaiana, e a quelle argentine che operarono a Buenos Aires e a Rosario, organizzando simili iniziative culturali e caritative. attività. Nella nota seguente verranno riprese le notizie delle attività specifiche intraprese dalle donne di Cordoba nella società. Tra Nous.

 
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