Longobardi ha risposto a Milei: “Questo ci dice della sua compulsione e confusione mentale”

Longobardi ha risposto a Milei: “Questo ci dice della sua compulsione e confusione mentale”
Longobardi ha risposto a Milei: “Questo ci dice della sua compulsione e confusione mentale”

Giornalista Marcelo Longobardi Questo martedì ha aperto il suo programma mattutino Radio Rivadavia con una forte difesa contro il controverso post che ha fatto Javier Milei sui loro social network. Lì il presidente ha preso di mira un gruppo di giornalisti argentini, tra i quali è stato citato il conduttore radiofonico, accusandoli di essere complici del “socialismo autoritario” che a suo avviso esercita in Spagna il governo di Pedro Sánchez.

“I suoi commenti erano così inappropriati e così sbagliati che, nel tentativo di criticare la stampa, ha commesso un errore di comunicazione. Sia a causa di un malinteso o un atto di malafede. Questo costrizione a twittare Ti porta a mettere qualcosa che non c’entra”, ha detto Longobardi.

“È interessante da guardare perché ci racconta sia della costrizione e della confusione mentale del presidente, sia del suo rapporto con la libertà. Poiché si presenta al mondo come il più grande leader della libertà del mondo intero”, ha aggiunto il giornalista.

Agli autoritari questo non piace

La pratica del giornalismo professionale e critico è un pilastro fondamentale della democrazia. Ecco perché dà fastidio a coloro che credono di essere i detentori della verità.

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Quello che Milei aveva postato contro i giornalisti

Javier Milei ha criticato ancora una volta la stampa nazionale attraverso il suo racconto con l’esempio di un giornalista spagnolo. Riguarda Vito Quilesche ha denunciato una presunta persecuzione da parte del governo spagnolo, dopo aver pubblicato che uno dei ministri di Pedro Sánchez aveva utilizzato un’auto ufficiale per recarsi al concerto del cantante pop Taylor Swift.

Marcelo Longobardi

In questo contesto Milei ha espresso solidarietà a Quiles e ha postato: “Se un funzionario del nostro Governo volesse mettere in carcere un giornalista per aver riportato notizie, tutti i progressisti locali, da Tenembaum e Longobardi a Novaresio e Lanata, Piangerei dittatura“.

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In questo senso, il presidente argentino ha aggiunto: “Ma no. Dato che si tratta di un governo mancino, si comportano in modo distratto”. Infine, Milei ha affermato che i giornalisti argentini “sono complici del socialismo autoritario”.

Al di là delle intersezioni tra leader e funzionari, la tensione tra i governi di Argentina e Spagna raggiunse il culmine quando Pedro Sánchez ha deciso di ritirare il suo ambasciatore da Buenos Aires, dopo che Milei ha accusato la moglie di Sánchez, Begoña Gómez, di essere corrotta. Gómez è indagato dalla giustizia spagnola per traffico d’influenza e corruzione.

L.T.

 
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