Da quando Sancti Spíritus non è stata divisa in due da un uragano di grande intensità? (+foto) – Escambray

Questi eventi che entrano da sud e partono da nord sono i più pericolosi e qui non si segnalano da quasi 140 anni. Escambray svela qui le curiosità sul passaggio di questi fenomeni e invoca anche gli incantesimi più popolari per evitarli.

Gli uragani lasciano dietro di sé distruzione e angoscia. (Foto: Oscar Alfonso/Escambray).

Nella cronologia dettagliata elaborata dal Centro Meteorologico Provinciale sui cicloni tropicali che hanno colpito Sancti Spíritus dal 1786 ad oggi, si conclude che una media di uno di questi eventi ha raggiunto il territorio in ogni quinquennio.

Ma questa statistica ci sembra impossibile perché ogni anno qui sentiamo parlare di un ciclone e dei suoi effetti devastanti in qualche regione, sia a causa dei suoi venti che delle inondazioni causate dalle sue intense piogge.

Freddy Ruiz, specialista esperto presso il Centro Meteorologico Provinciale.

Poi è ancora più sorprendente sapere che i più dannosi, gli uragani che attraversano l’isola da sud a nord, nella classificazione di alta intensità, non compaiono qui da quasi 140 anni.

Si è offerto Freddy Ruiz, specialista esperto del Centro Meteorologico Provinciale Escambray dettagli incredibili a riguardo: “Quando i cicloni passano paralleli alla costa l’impatto è minore, ma quando entrano da sud e attraversano il Paese verso nord incidono molto di più. L’ultimo che lo ha fatto è stato il Giglio nel 1996, è entrato da Cienfuegos ed è uscito da Villa Clara, ma noi siamo rimasti alla sua destra, dove il vento soffia più forte e siamo rimasti ben colpiti”.

Quando i cicloni entrano da sud e attraversano il paese verso nord, colpiscono molto di più, spiega Freddy Ruiz.

Ma il territorio di Sancti Spiritus non era più attraversato da uno di questi eventi dall’agosto del 1964: “Si chiamava Cleo ed aveva la categoria 1, cioè venti tra 119 e 153 km/h, causò danni in tutta l’ex provincia di Las Villas e qui in tutti i comuni, in misura minore a Trinidad, dove sembrava una tempesta tropicale”.

Molto prima, nell’ottobre del 1945, da qui passò un uragano di categoria 2, con venti compresi tra 154 e 177 km/h. “Questo era un pigmeo, molto piccolo, non ha colpito molto, è successo vicino all’est dell’attuale provincia. Non aveva un nome in quella data, si chiamava Guasimal Tornado, perché la stampa dell’epoca lo classificò come tornado a causa dei gravi danni in una piccola zona.

“Ma sulla base dei dati conservati dal nostro centro nazionale e dal Miami Hurricane Center, che regola l’attività ciclonica nel bacino atlantico, siamo stati in grado di classificarlo come un ciclone. “Ha colpito il centro di Natividad, il sud di Sancti Spiritus e lo stesso Guasimal”.

Infine, lo specialista cita l’unico uragano di grande intensità – categoria 3, con venti tra 178 e 208 km/h – che ha attraversato Sancti Spíritus: “È successo 138 anni fa, il 21 agosto 1886. Non gli fu dato nessun nome e colpì soprattutto Jatibonico e La Sierpe, ma in generale danneggiò tutti i comuni”.

E tutta questa cronologia specifica viene alla luce proprio adesso perché stiamo vivendo una stagione ciclonica che si prevede sarà molto attiva; Quindi, poiché esiste la possibilità, è prudente prendere tutte le disposizioni guidate dalla Protezione Civile e accreditare anche gli incantesimi più gettonati.

Qui va di tutto: dal potare gli alberi e sturare gli scarichi, all’incrociare le dita, bussare sul legno o invocare Santa Barbara in persona perché anche le superstizioni e le credenze sarebbero benvenute per liberarsi da un mostro così distruttivo.

 
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