È la “casa bunker” di Barcellona che ha vinto il Premio FAD Architettura 2024

È la “casa bunker” di Barcellona che ha vinto il Premio FAD Architettura 2024
È la “casa bunker” di Barcellona che ha vinto il Premio FAD Architettura 2024

“Sfida le convenzioni della tradizionale architettura domestica unifamiliare e stabilisce un rapporto unico con la luce e l’aria.” Così si è composta la giuria del prestigioso Premi FAD Architettura 2024 il premio a Casa 1736, una curiosa casa a Barcellona progettata dallo studio Sabadell Harquitectes. È un premio condiviso ex aequo con il progetto DH Palencia, di Fernando Rodríguez e Pablo Oriol.

Si trova la casa 1736 nel quartiere Sarrià, nella capitale catalana, e la giuria lo ha scelto per il suo connubio tra avanguardia e tradizione. «Si rivela erede dei tradizionali modelli mediterranei caratteristici della città di Barcellona, come i patii gotici e i suoi valori bioclimatici e di benessere”, afferma la FAD nella dichiarazione inviata martedì per annunciare la premiazione.

A prima vista Casa 1736 ricorda un bunker, per via delle sue grandi mura costruito con cemento “povero”. realizzato in loco. Tuttavia, per la giuria della FAD, Harquitectes ha ottenuto un «elegante soluzione strutturale» che impedisce alla casa di essere buia e cupa: “quattro colonne che sostengono un vuoto che inonda di luce il centro dello spazio e provoca una sensazione di assenza di gravità”, sottolineano.

Dello studio formato da David Lorente, Josep Ricart, Xavier Ros e Roger Tudó, evidenziano la soluzione trovata a questo problema: per loro, il patio interno “rende visibile l’invisibile “fa scorrere la luce naturale verso il fondo dell’atrio, stimolando al tempo stesso la velocità della ventilazione e l’uscita dell’aria calda dall’alto verso l’esterno.”

Interno della Casa 1736, a Barcellonaarchitetti

Casa 1736 è, nelle sue parole, “una casa che cerca di recuperare i rapporti con ciò che ci circonda; una casa urbana.

Altri vincitori

I Premi FAD 2024 hanno inoltre riconosciuto, nella categoria interior design, un altro progetto catalano: Gimaguas Barcellona, dello studio TEST e Guillermo Santomà. Si tratta di un curioso intervento “basato su un concetto radicale ed eseguito con precisione” – sottolinea la giuria – quello che utilizza un tessuto di cemento per raggiungere il suo risultato peculiare. Il premio è stato consegnato ex aequo insieme a Casa Nube, a Madrid.

Gimaguas BarcellonaGregori Civera/FAD

I due vincitori nella categoria Città e Paesaggio Sono stati Praça e posto Turismo Piadao, in Portogallo, e Alfacs, a Tarragona. Nella categoria Interventi effimeri è stato assegnato a Foresta perdutaa San Sebastián, e La costruzione di un paesea Madrid.

 
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