ENel maggio 1970, subito dopo l’annuncio dello scioglimento dei Beatles, uscì il documentario Let It Be, diretto da Michael Lindsay-Hogg., che comprende le prove e la registrazione dell’ultimo album pubblicato dalla band. Ora, 54 anni dopo, la produzione ritorna nel circuito commerciale e sarà disponibile sulla piattaforma Disney+.
Il film originale era stato dimenticato per espresso desiderio della band che, fino all’apparizione di Jackson, ne impedì qualsiasi ristampa o ristampa. Nessuno di loro partecipò all’uscita nelle sale nel 1970 e nemmeno si prese la briga di andare a ritirare l’Oscar per la migliore colonna sonora che ricevette.
Il film chiarisce che è così McCartney che prende l’iniziativa, mostra la famosa disputa con George Harrison sui riff di chitarra di Two of Us, che quest’ultimo risolve con un “Farò quello che vuoi, Paul” o una conversazione con Lennon in cui McCartney esprime il suo disagio per la riluttanza di Harrison a registrare il loro live Spettacoli. Appare anche Yoko Ono, letteralmente incollata a un taciturno Lennon durante le prove o ballando con lui in un altro momento mentre suona I Me Mine.
La prima parte, girata agli studi di Twickenham, include momenti come Ringo e George che prendono gli arrangiamenti per Octopus Garden o Paul che dà istruzioni a Lennon sulla chitarra in I’ve got a feeling. Il secondo, girato nell’edificio della sua etichetta discografica a Londra, la Apple Corps, culmina con il famoso concerto sul tetto, che finì per essere la sua ultima esibizione dal vivo.
Da altrove, Il regista Sam Mendes ha annunciato a febbraio che realizzerà quattro film sui Beatles, ognuno raccontato dal punto di vista di un membro della band britannica. Apple Corps Ltd. e i Beatles (McCartney, Starr e le famiglie del defunto Lennon e Harrison) hanno approvato questo progetto e forniranno i diritti musicali per raccontare la vita dei Fab Four di Liverpool.
AGENZIA EFE