“Al Senato regna la calma”. Questa è una delle frasi più iconiche del presidente del Congresso, Ivan Name. Ma questo martedì non c’era calma in Campidoglio.
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È stato il primo giorno di sessioni da quando Sneyder Pinilla, ex vicedirettore dell’Unità nazionale per la gestione del rischio di catastrofi (UGRD), ha assicurato che i presidenti del Senato e della Camera, Name (Alleanza Verde) e Andrés Calle (Partito Liberale), furono dati soldi in contanti per facilitare l’approvazione delle riforme sociali.
C’erano molte aspettative riguardo alla sessione di martedì e all’eventualità di una pausa legislativa. Lo stesso presidente Petro ha inviato un messaggio al Congresso a riguardo Qui andiamo avanti con fermezza”.
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Nelle aule del Congresso ci si chiede se Nome e Calle presiederanno le sessioni plenarie delle rispettive Camere e, inoltre, se commenteranno le accuse. Alla fine presiedettero entrambi, ma parlò solo Nome.
Il presidente del Senato ha ricevuto il sostegno di numerosi suoi colleghi, come ad es Efraín Cepeda (conservatore) e Fabio Amín (liberale) si sono avvicinati al consiglio d’amministrazione una volta entrati nei locali e hanno dato loro un abbraccio di solidarietà.
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“Olmedo López è stato scelto dal Governo per guidare l’UNGRD. Non spetta a nessuno ed è per questo che sappiamo di avere la responsabilità politica che il popolo ci chiede. Ma il fatto che López ci generi questa responsabilità politica non significa che né il Governo, né il Presidente, né i suoi ministri siano complici di lui”, ha affermato.
Ma la sessione è continuata e si è cominciato a votare sulle riconciliazioni dei progetti.
Alla Camera lo scenario era diverso. Calle è rimasta in silenzio, nonostante il fatto che la rappresentante Jennifer Pedraza abbia chiesto le sue dimissioni e abbia ricevuto insulti da diversi rappresentanti. “Ha mille presunte ragioni per sostenere l’agenda del governo”, ha detto ad esempio il deputato uribista Hugo Danilo Lozano.
La seduta è stata interrotta dopo le 20, quando è stata approvata la presentazione positiva del progetto che mira a regolamentare la corrida, che sembra respirare un buon clima.
Gli effetti sulla giurisdizione agraria
La prova di giurisdizione ci sarà quando inizierà il dibattito sulla riforma delle pensioni in Commissione VII della Camera. Il presidente Petro ha già avvertito che anche un solo giorno mancato nel processo significherebbe il fallimento dell’iniziativa.
MATEO GARCÍA – EDITORIALE POLITICO