quanto il governo risparmia con l’adeguamento dei sussidi

quanto il governo risparmia con l’adeguamento dei sussidi
quanto il governo risparmia con l’adeguamento dei sussidi

IDC, la prima chiusura

Nonostante la notizia sia emersa dall’ultima riunione del Comitato Esecutivo IDR di mercoledì 19 giugno, l’ L’IDC costituisce la prima testimonianza brevetto delle conseguenze dell’adeguamento.

Lui lunedì 24 nel pomeriggio, su richiesta del Ministero delle Attività Produttive, l’ directory risolta “all’unanimità” lo scioglimento dal Business Development Institute. Un’altra entità dedicata fin dall’origine alla consulenza tecnica e alla formazione, nel suo caso dei commercianti, che aveva programmato anche diversi corsi e conferenze a tale scopo.

Il Comitato Esecutivo è composto da Direzione dello sviluppo produttivo; IL Federazione Economica di Mendoza (FEM); UNDi chi; Camera di Commercio, Industria, Professioni e Agricoltura di Las Heras; la Camera Generale dell’Industria e dell’Agricoltura di San Martin; l’Istituto di Sviluppo Commerciale (IDC), Camera di Commercio, Industria e Agricoltura di San Rafael; UCIM e Università dei Congressi.

Per ora, l’impatto sui numeri del governo in termini di quanto stanziato in sussidi all’IDC sembra essere relativo. Il fatto è che la struttura ha meno dipendenti (appena 8), e quindi la componente salariale non ha lo stesso peso che nelle altre strutture.

IDR, sul punto di scomparire

Con 28 anni di vita, il caso della Fondazione IDR (Istituto per lo Sviluppo Rurale) è quello che fa più rumore. Considerata fondamentale per l’agricoltura di Mendoza, le reazioni sono state immediate e molteplici, al punto che Attraverso la piattaforma Change sono già state raccolte più di 500 firme per impedirne la chiusura.

Oltre a fornire consulenza tecnica ai piccoli e medi produttori orticoli e frutticoli, l’IDR rileva i prezzi pagati al settore primario. Secondo fonti ufficiali, questi benefici continueranno, anche se ci si chiede se il personale sarà mantenuto.

Totale, 33 dipendenti All’IDR lavorano gli operai dell’impianto (tra tecnici e amministratori). Otre 14 eventuali Vengono assunti in diversi progetti sviluppati sul campo durante l’anno.

Quanto risparmia il Governo con la chiusura dell’Istituto per lo sviluppo rurale? Alcuni $ 800 milioni, che rappresentano Il 90% del bilancio totale dell’organismo e poco meno della metà di tutto ciò che viene stanziato in sussidi ai 3 istituti.

Il resto (100 milioni di dollari) è completato dalle Camere dei produttori (Società Rurale e Camere dell’Agricoltura della Valle dell’Uco e San Martín) e degli industriali (Cafim), che compongono anche il Comitato Esecutivo. La maggior parte del budget servirà a coprire gli stipendi e i costi del carburante per il trasporto alle aziende agricole.

Sebbene tutto fosse stato definito nella riunione del Comitato nel pomeriggio di mercoledì 25, il sottosegretario all’Industria del Ministero, Alberto Marengoha detto ai leader sindacali che la chiusura è stata una “decisione presa” e che non si poteva tornare indietro.

Promettono di ricollocare le persone, ma non è credibile perché ovunque andranno, la spesa in salari sarà la stessa. Sembra che il ministro (Vargas Arizu) non sia consapevole della reale funzione e importanza dell’IDR“, lui ha indicato Iris Santillidipendente dell’Istituto per lo sviluppo rurale e delegato sindacale, prima di parlare “alternative” per evitare la chiusura.

Tra queste alternative, secondo Santilli “al Governo è stato offerto un ventaglio non lasciare le persone senza lavoro, dalla riduzione dell’orario di lavoro ai pensionamenti volontari. E lo hanno rifiutato.”

Il taglio negli IDITS

Dei 3 istituti-fondazione è il più “autosufficiente”. E quindi la loro sopravvivenza è meno a rischio.

Dalla massa milionaria di sussidi per sostenerli, Il governo contribuisce con poco più di 50 milioni di dollari all’IDITS. Il resto del suo budget è finanziato con le entrate del porto secco e della zona di libero scambio, due strutture fondamentali per la logistica e le esportazioni di Mendoza.

Rispetto a quanto comportano altre istituzioni, il contributo all’IDITS è trascurabile. Appena rappresenta una busta paga mensileperché generiamo principalmente le nostre risorse“spiega una fonte che conosce il funzionamento dell’istituto, che impiega 14 persone nella sua sede e 48 in totale se si contano Puerto Seco e la Zona Franca.

Quello che per ora si chiama “ristrutturazione” include il licenziamento di 8 lavoratori. E sottolinea, per il Governo, “ottimizzare le risorseE assegnarli a lavorare con una visione dei progetti in base a ciò che i diversi settori richiedono“.

Un esempio che serve a giustificare la decisione: è già in corso un progetto per collegare grandi aziende, come Nestlé e Unilever, con un gruppo di fornitori locali assistiti nel miglioramento tecnologico.

 
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