Il festival LibrA de Olmedo riflette sull’arte, sui libri e sulle relazioni tra i popoli

Il festival LibrA de Olmedo riflette sull’arte, sui libri e sulle relazioni tra i popoli
Il festival LibrA de Olmedo riflette sull’arte, sui libri e sulle relazioni tra i popoli

Il festival LibrA di Olmedo riflette questo fine settimana sulle possibilità che ha l’arte di relazionarsi con i libri e su come questi possano penetrare nelle emozioni delle persone. Il Patio de la Merced e il CAE San Pedro ospitano diverse conversazioni tra artisti, galleristi e visitatori stessi, in cui dibattono sulla cultura e sui suoi modi di esprimersi.

Tra i partecipanti a questi incontri c’è l’artista Amparo Blázquez, che ha presentato la casa editrice Escriptum, specializzata in libri d’arte che uniscono qualità e manifattura artigianale, oltre alla forza evocativa delle immagini e rigore della ricerca, e ha approfondito il processo di creare le sue opere. Dopo di lei, Beatriz Díaz Ceballos, insieme alla gallerista Lorena Bodas, ha fatto un giro tra le sue opere esposte nel Patio de San Pedro, raccontando i suoi esordi e come è passata dal disegno alla fotografia analogica o alle lettere di metallo con tecniche di oreficeria, secondo Ical .

Durante questo sabato pomeriggio, gli artisti José María Yagüe, Carlos de Gredos, Javier Ayarza e Ignacio Gil apriranno un colloquio insieme al direttore del Festival LibrA, Javier Pérez Lázaro, su “Le arti e il popolo”. Tutti hanno lanciato azioni artistico-culturali nei loro territori e in questo incontro avvieranno un dibattito in cui rifletteranno su come queste iniziative possano influenzare le persone. “Il nostro obiettivo è provocare l’apertura delle menti, osare guardare cose nuove e sperimentare qualcosa di diverso. Non restare in ciò che è già fatto o in ciò che è normalizzato”, ha spiegato Javier Pérez Lázaro.

Nel frattempo, nel Patio de la Merced si troveranno gli espositori dei diversi editori e librerie specializzate che parteciperanno all’incontro, come le edizioni Árdora, Escriptum, Editorial Deméter, Kalandraka o Ediciones Menguantes, tra gli altri.

Da parte sua, nel patio e nel CAE San Pedro ci sono diverse mostre come l’intervento di Luis Moro, Premio Castilla y León per le Arti 2022, che attraverso le edizioni Fontanar ha portato la sua poetica, interattiva, grafica e pittorica multidisciplinare ‘In un luogo della parola’. In esso, le sue opere sono accompagnate da poesie originali di Ana Bladiana, Premio Principessa delle Asturie 2024; Elena Poniatowska, Premio Ernesto Cardenal per la Letteratura 2024; Mircea Cartarescu, Premio di Letteratura FIL 2022; e i vincitori del Premio Miguel de Cervantes Antonio Gamoneda (2007), Ida Vitale (2019) e María Zambrano (1989).

Il corridoio del CAE ospita, invece, l’esposizione di libri e dipinti di Beatriz Díaz Ceballos, completata da un’altra scultura nel Patio de Sampedro. Inoltre, i visitatori troveranno illustrazioni e stampe clorotipo di Laura Montes, pezzi unici e libri d’artista di Amparo Blázquez, con ‘Escriptum’, e libri e cataloghi numerati forniti dal CAB Art Center di Caja Burgos.

All’interno del CAE San Pedro si trova la mostra ‘Scene da guardare ancora’, dove Roberto Coromina è intervenuto in platea con opere per far riflettere il pubblico e Aixa Portero ha proposto la difesa delle radici della cultura in Madre Natura.

Le mostre si completano con ‘All’ombra delle lettere’, in cui la manager culturale specializzata in arte, Vanesa Calzada, di Creoyrecreo, e l’architetto Yolanda Martínez, di Laboratorio circolare, hanno creato uno spazio di svago per tutte le età dove è possibile giocare con la letteratura

La giornata di domenica inizierà con il laboratorio di stampa a rullo, condotto dall’artista Isabel Fuentes García. La chiusura, da parte sua, avrà luogo alle 13:00. L’edizione di quest’anno, lanciata da A la labor cultural, Proyectos de Artes para Convivir, si avvale della collaborazione della Junta de Castilla y León, del Comune di Olmedo e della Caja Rural de Zamora.

 
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