![Diritto di protestare. Campagna massiccia e ampia per la libertà dei detenuti nelle università e nelle scuole terziarie](https://it.eseuro.com/temp/resized/medium_2024-06-15-27a802c313.jpg)
Dalle università e dal terziario sono intervenute Autorità, Centri studenteschi e sindacati: “Protestare non è un reato. Libertà a tutti i prigionieri che combattono”. Dopo un’intensa giornata di lotta con mobilitazioni, una conferenza stampa su un’ampia gamma di diritti umani, politici e sociali e quasi 20.000 firme raccolte in poche ore in una petizione, alcuni detenuti iniziano a partire. Dobbiamo raddoppiare la lotta finché tutti non se ne andranno.
Dopo un’intensa giornata di lotta con mobilitazioni, una conferenza stampa su un’ampia gamma di diritti umani, politici e sociali e quasi 20.000 firme raccolte in una petizione in poche ore, alcuni detenuti iniziano a partire. Molti e molti dei manifestanti e detenuti erano e sono studenti, subito tra le aule e i corridoi delle università e delle terziarie è iniziata una campagna per la libertà dei detenuti.
Ci sono ancora diversi detenuti e dobbiamo raddoppiare la campagna finché non saranno tutti rilasciati e fermeremo le insolite e gravi accuse che pendono su di loro da parte del procuratore Stornelli e del ministro Patricia Bullrich. Firma e promuovi il rapporto, con oltre 20.000 firme per: “Libertà dei detenuti secondo la Legge Basi e cessazione delle persecuzioni”.
Tra i corridoi e le aule è iniziato il dibattito e nell’UBA, UNLP, UNSAM, UNAHUR, UNGS, in diverse facoltà e decine di istituti terziari, autorità, centri studenteschi e sindacati si sono espressi a gran voce chiedendo la libertà di tutti i detenuti. Queste sono alcune delle dichiarazioni:
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