È stata effettuata l’esercitazione “Protezione I – 2024”.

Puerto Belgrano – Nell’area di Puerto Belgrano è stata sviluppata la prima edizione dell’esercitazione “Protection 2024”, una formazione congiunta per supportare la comunità in caso di un presunto disastro naturale.

L’ipotesi suggeriva una situazione in cui un intenso temporale si è abbattuto sul Distretto Coronel Rosales, provocando innumerevoli danni dovuti ai forti venti, sommati alle copiose piogge che hanno causato allagamenti in diversi quartieri della cittadina e sulle strade pubbliche.

Unità della Brigata Anfibia Marina (BRIM) hanno partecipato per la Marina argentina; dall’Ospedale Navale di Puerto Belgrano (HNPB); la base navale di Puerto Belgrano (BNPB); lo squadrone aereo navale n. 2; il Servizio di Soccorso della Marina (SISA); il Battaglione di Sicurezza (BISA) della BNPB; la nave logistica ARA “Patagonia” (LGPA) e la nave consultiva ARA “Stretto di San Carlos” (AVES).

Inoltre, hanno partecipato personale dell’Esercito Argentino, della Polizia Federale e di Buenos Aires, della Protezione Civile e dei Vigili del Fuoco Volontari di Punta Alta, tra le altre istituzioni.

In questo contesto, è stato eseguito un piano guidato dal comandante del BRIM, capitano Enrique Olmedo, che prevedeva l’installazione di un centro operativo di emergenza (COE), un centro di evacuazione (EC) e un ospedale trasferibile (HR).

Inoltre, si è lavorato sull’organizzazione e la distribuzione dei compiti alle Unità dipendenti dal Comando di Addestramento e Arruolamento della Marina e sul coordinamento con le autorità civili dei Comuni di Coronel Rosales e Bahía Blanca per mitigare gli effetti negativi dell’ipotetica tempesta.

In questo senso, a metà mattinata il Comandante del Corpo della Marina, Commodoro della Marina Leonardo Natán Gómez, ha ricevuto il Sindaco di Coronel Rosales, Rodrigo Aristimuño; al Segretario della Sicurezza di Rosario, Gabriel Álvarez; al Sottosegretario alla Prevenzione, Collegamento e Comunicazione di Bahía Blanca, Ornela Scarano; e il direttore della Protezione civile baiana, Sebastián Sepúlveda.

Dopo una presentazione del comandante Eduardo Álvarez, co-direttore dell’esercitazione, le autorità hanno visitato il posto di comando dove è stata monitorata la situazione. Lì hanno imparato a conoscere i diversi mezzi a disposizione per compiti quali il trasporto di materiale e personale, il transito in zone allagate e le terne.

Presso il Centro Evacuati hanno visitato gli alloggi, le cucine e l’impianto di depurazione dell’acqua, mentre una dimostrazione di apertura della strada è stata effettuata dalla Compagnia dell’Ingegnere Anfibio dipendente dal BRIM. Successivamente, si sono trasferiti al Relocatable Hospital – situato vicino allo stadio sportivo BNPB –, sotto il coordinamento del personale HNPB.

Attività operative

L’esercitazione è iniziata con una visita alle autorità dove sono state effettuate dimostrazioni di identificazione degli sfollati, assistenza medica, consegna di beni di prima necessità e sistemazione nel CE.

Allo stesso modo, un volo di ricognizione dell’area colpita è stato effettuato da un aereo Sea King del Secondo Squadrone di elicotteri aerei della Marina. Ha avuto luogo anche l’evacuazione via terra dei feriti all’Ospedale Rilocabile.

A bordo dell’AVES è stata effettuata un’esercitazione simulata di contenimento ed estrazione della fuoriuscita di idrocarburi con schiuma, al fine di materializzare visivamente l’emergenza che il personale SISA è riuscito a controllare utilizzando un tubo di contenimento specifico per questi casi.

Successivamente è stato proposto un secondo incidente nell’unità navale, simulando con una bambola la caduta di un uomo in acqua, al fine di svolgere il corrispondente addestramento alla ricerca e salvataggio di persone in ambiente acquatico, con successiva evacuazione verso l’area Nave LGPA, che ha svolto il ruolo di nave ospedale. Parimenti, aumentando la complessità dell’ipotetico incidente, si è verificato un incendio a bordo, nel magazzino vernici, attivando così i protocolli antincendio.

Questa esercitazione prevedeva anche la simulazione di due ustioni, in cui sia il personale SISA che quello AVES hanno immediatamente avvisato la Centrale Operativa di Emergenza di inviare i vigili del fuoco nell’area interessata ed effettuare l’evacuazione del personale interessato verso l’Ospedale Rilocabile.

Una volta lì, sono stati accolti dal personale medico nella sala esami, il quale ha stabilito che uno di loro aveva anche un avvelenamento da monossido di carbonio, per il quale era stato trattato con una camera iperbarica mobile SISA posizionata vicino all’HR.

A conclusione degli eventi che hanno costituito l’esercitazione, è stata effettuata un’operazione di ricerca e soccorso in strutture crollate nelle aree rurali della zona di Puerto Rosales, dove i BISA War Dogs hanno dato prova della loro capacità di trovare persone intrappolate da frane e in spazi aperti, nel caso di essere perso, stordito o privo di sensi.

Aumentando la complessità dell’evento finale, è stata simulata l’esistenza di persone estremamente gravemente ferite che dovevano essere trasportate in aereo all’HR utilizzando un elicottero Sea King.

A conclusione dell’esercizio “Protezione I – 2024” è stata attivata la terza fase del Piano della Procedura, che prevede la delisting dei mezzi impiegati per la sua esecuzione, da parte del personale di ciascuna destinazione partecipante.

 
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