La nuova strategia del chavismo per annullare la candidatura di Edmundo González

Nicolás Maduro stringe la mano a Elvis Hidrobo Amoroso, capo del Consiglio Elettorale Nazionale (CNE) del Venezuela. REUTERS/Leonardo Fernandez Viloria

L’ex governatore di Táchira e leader del partito sociale cristiano COPEI, César Pérez Vivas, ha denunciato che il regime di Nicolás Maduro sta preparando una strategia per annullare la candidatura presidenziale di Edmundo González Urrutia, il candidato dell’opposizione venezuelana. Secondo Pérez Vivas, il piano prevede l’eliminazione delle tessere elettorali del Tavolo dell’Unità Democratica (MUD) e degli altri due partiti alleati dell’opposizione, che sostengono la candidatura.

Marco Colombo

In conversazione con Infobael’ex governatore dello stato frontaliero di Táchira ha spiegato che “nella Situation Room del Comando della Campagna di Maduro, si discute la possibilità di rimuovere il MUD dal gioco politico attraverso richieste di nullità presentate prima del processo di nomina”.

Tra le personalità inviate dal regime per presentare queste rivendicazioni, si sono distinti Luis Ratti e José Brito, che hanno formulato argomentazioni senza prove concrete, sostenendo che la tessera del MUD rappresenta una doppia militanza.

César Pérez Vivas. EFE/ Miguel Gutiérrez

Luis Ratti, che all’epoca si era registrato per candidarsi alla presidenza del Venezuela, ma aveva rifiutato, è uno di quelli che compongono la lista degli “pseudo-avversari” che fanno il gioco di Maduro alle elezioni. Oltre ad essere un politico con poca esperienza e senza risultati significativi in ​​politica, Ratti si è dedicato a presentare ricorsi davanti alla Corte Suprema di Giustizia (TSJ), chiedendo la sospensione delle elezioni primarie della Piattaforma Unitaria Democratica (PUD), in quelli in cui María Corina si è posizionata come candidata della maggioranza dell’opposizione. Inoltre, ha chiesto l’annullamento del Tavolo dell’Unità Democratica (MUD), uno dei partiti che compongono il PUD.

Per la sua parte, José Brito è attualmente un altro dei candidati presidenziali accusati di operare a favore di Maduro. Nel 2020 è stato uno di coloro che hanno beneficiato del regime, poiché il TSJ lo ha nominato capo del consiglio del partito Primero Justicia, ma ha annullato la decisione qualche tempo dopo. Come Ratti, ha intentato una causa contro il MUD.

Secondo Pérez Vivas, il fondamento di queste richieste è considerato “fuori da ogni logica” poiché in Venezuela non esiste alcuna traccia di militanza a sostegno di queste accuse.

“Questi querelanti sostengono senza prove che la carta rappresenta una doppia militanza, un’affermazione senza logica o precedenti a sostegno”, ha detto Pérez Vivas.

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