Hanno danneggiato un’isola a Victoria e hanno dovuto piantare alberi

Hanno danneggiato un’isola a Victoria e hanno dovuto piantare alberi
Hanno danneggiato un’isola a Victoria e hanno dovuto piantare alberi

In un accordo di risarcimento ambientale, due proprietari di lodge hanno accettato di assumersi la responsabilità dei danni causati a un’isola vittoriana, impegnandosi in azioni concrete per ripristinare l’equilibrio ecologico. Nell’ambito di questo accordo, uno dei proprietari dovrà versare la somma di 500mila pesos, mentre l’altro contribuirà con 300mila pesos.

Oltre al risarcimento economico, I responsabili dei danni si impegnano a contribuire alla preservazione dell’ambiente piantando nella zona umida alberi di ceibo, una specie in via di estinzione. Ogni proprietario deve acquisire e piantare rispettivamente 50 e 30 piantine di ceibo, come parte del proprio impegno per il ripristino ecologico.

Per rafforzare la loro comprensione e l’impegno per la tutela dell’ambiente, entrambi gli imputati Devono inoltre completare un corso specializzato in questioni ambientali, tenuto dal Segretariato per l’Ambiente Entre Ríos. Questo corso servirà ad aumentare la loro consapevolezza sull’importanza della conservazione ambientale e fornire loro strumenti per prevenire danni futuri.

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Accordo approvato

Il capo della corte federale di Victoria, Federico Ángel Martin, ha approvato il 25 aprile entrambi gli accordi di riparazione globale relativi all’inquinamento ambientale per aver violato una misura precauzionale volta a proteggere la zona in cui si trova l’isola da alterazioni ambientali “The Winter”. . La decisione del caso è stata emessa in linea con la richiesta del procuratore aggiunto della Procura federale di quella giurisdizione, Rosana Luggren, e in conformità con gli accordi che erano stati raggiunti con la difesa degli imputati.

Primo caso

Il primo caso è iniziato il 7 agosto 2022, nel quadro delle azioni di prevenzione condotte dalla Prefettura Navale argentina presso la locanda “Garden Island” sull’isola La Invernada, situata nella città di Victoria, in relazione alla possibile inosservanza della misura cautelare emessa nel luglio 2020 dal Tribunale Federale n. 2 del Paraná, che aveva ordinato “il divieto assoluto di azioni umane aventi potere di alterare l’ambiente, in particolare l’incendio di risorse naturali , attività che comportano rischio di incendio, anche accidentale; costruzione di dighe o argini di qualsiasi natura o svolgimento di attività che mettono a rischio l’ecosistema”.

In tale occasione è stato redatto il relativo verbale, dato che le forze dell’ordine hanno confermato l’esecuzione di lavori idrici e la presenza di macchinari sul posto. Nel corso del procedimento è stato individuato un responsabile della locanda, al quale è stata notificata l’esistenza della misura cautelare. Tuttavia, il 9 ottobre 2022, le autorità comunali hanno verificato lo svolgimento di uno spettacolo pubblico, per il quale non era stata rilasciata la relativa autorizzazione.

Con queste constatazioni, il giudice Martín ha delegato l’indagine del caso alla Procura della Repubblica, ai sensi dell’articolo 196 del Codice di procedura penale nazionale.

La difesa dell’imputato ha offerto una riparazione integrale del danno eventualmente causato, quale soluzione alternativa alla sanzione penale, e ha chiesto l’estinzione dell’azione penale e la conseguente archiviazione del suo assistito.

Infine, il 19 marzo, il procuratore aggiunto Luggren ha chiesto alla Corte Federale di Victoria di fissare un’udienza di approvazione in virtù di tale richiesta. Nella sua richiesta, la rappresentante della MPF ha sottolineato che, quando il danno è irreversibile, come nel caso in questione, si prevede l’applicazione di misure di mitigazione. Ha inoltre indicato che gli strumenti finanziari destinati a sostenere la riparazione “possono essere utilizzati per ripristinare o compensare il danno ambientale, per prevenire danni futuri, per fornire assistenza a gruppi e comunità o per intraprendere attività di educazione e sensibilizzazione”.

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Fa invece riferimento alle misure alternative di risoluzione dei conflitti previste dalle vigenti norme procedurali e, al riguardo, sostiene che “è opportuno evidenziare il ruolo che deve assumere questa Procura della Repubblica, la quale, come stabilito dalla Risoluzione PGN 92/2023, deve garantire la difesa e l’applicazione di metodi alternativi di risoluzione dei conflitti, criteri di opportunità e misure coercitive compatibili con il sistema stabilito nel Codice di procedura penale nazionale e con il suo omologo, parzialmente applicato, in materia federale. “

In tal senso, ha ritenuto che nel caso di specie «sarebbe applicabile la soluzione ricercata dalla difesa, in linea di principio, consistente nell’applicazione dell’istituto della riparazione globale, e occorrerebbe dare spazio alla proposta preparatoria avanzata dalla difesa. “

Secondo caso

La seconda indagine ha avuto origine l’11 febbraio 2023, nel quadro delle azioni di prevenzione realizzate dal personale della Delegazione delle Isole del Comune di Victoria e della Polizia di Entre Ríos per verificare lo svolgimento di uno spettacolo pubblico al parador “Varsovia”. , anch’essa appartenente all’Isola La Invernada. Nel corso del procedimento è stato individuato un uomo che era il socio responsabile dell’impresa. In quell’occasione erano presenti le forze dell’ordine, che hanno verificato il mancato rispetto della stessa misura cautelare emessa nel 2020 per la tutela dell’area.

Secondo il portale della Procura della Nazione, Fiscales.gob, una volta intervenuta la Procura Federale di Victoria, e dopo aver ricevuto una dichiarazione investigativa, il soggetto è stato imputato del reato previsto dall’articolo 239 del Codice Penale, cioè di disobbedienza giudiziaria, che punisce con una pena detentiva da quindici giorni a un anno di reclusione per chiunque “resiste o disobbedisce al pubblico ufficiale nel legittimo esercizio delle sue funzioni o a chi presta assistenza su sua richiesta o in forza di un obbligo di legge”. A seguito della richiesta della difesa, l’accordo è stato approvato nei medesimi termini del caso precedente.

 
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